Speculazioni fumose
Uno sguardo fugace sul mondo e su se stessi, tra i fumi e le illusioni di una prospettiva soggettiva...
lunedì 27 marzo 2023
Ogni ferita è un gioiello [Angelus]
domenica 12 dicembre 2021
Beffarde sirene
Una veemente ostinazione m’incatena alla sicurezza di una casa amica
Le sirene cantano e mugolano il piacere dei sensi
E l’illusione che possan esser soddisfatti
La brama mi vincola alla materia
Agli inferi
E glaciale sudore freddo mi violenta la pelle
Cantate, oh beffarde sirene
Cantate, se pur volete
La morte che mi avete promesso
Una decade e più delle vostre lusinghe
Ha generato e nutrito
L’insaziabile mostro che mi possiede le membra
Roso dall’ira
Egli inghiotte la sua stessa bile
Nelle luride mani non ha che polvere
E cenere
E rimpianto e miseria
E paura e penuria
Miserabile schiavo egli perisce di odio
Corrotto e decadente
Malconcio del suo morbo
Vede nel sole la beffa e il tradimento di un ennesimo giorno
Ma sogno e speranza lusingano ancora l’assopirsi del suo sonno
Poiché ove non è letame
Ivi Iddio vi ha messo il talento
E fetida bile
E amaro veleno
E ruggine e sangue a molestargli la bocca
E sale di lacrima
E sapore di bacio
Ancora vi è vita
Ancora vi è amore!
Il mostro va acquietandosi quando il grido gli è ascoltato
Il cuore va colmandosi quando un sorriso gli è donato
L’orizzonte va schiarendosi se si incede nel fissarlo
E il dolore prende il largo
Se sol si smette
Di trattenerlo
L'ultima
- L’ultima -
Compulsivi sussulti ti trascinano
Da una sorsata di veleno all'altra
Abbevérati dalle mani della Morte
Anche oggi ha posato la sua falce
Ancora poco
Un sorso solo
Ti prego
Farò ogni cosa
Ruberò i minuti al tempo
Le notti al sonno
Baratterò la mia moralità
Per qualche goccia d’oblio in più
Che taccia il mio bramare
S’acquietino le viscere
Zittitele
Vi prego!
Foss’anche per un misero momento
Uno solo
Il paradosso dello schiavo
Colui che brama la libertà
Ma non vuole rinunciare al suo padrone
Non può
Ed anche quando acqua è data all’assetato
Che taccia
Che non molesti più
Non è acqua che estingue quella sete
Poiché è vuoto che s’accresce
Ogniqualvolta lo si tenti di riempire
Condanna
Agonia
Ossessione che rosica le carni
E che divora il fegato
Reflusso gastrico
Trombosi
Suicidio e catatonia le sole porte d’uscita
Vie di fuga forse uniche
Al folle spreco di una vita
Che non c’è aiuto che possa soccorrere
E forse non ci può esser sobrietà
Che appaghi gli oggi
E ne zittisca i domani
E che porti brezze tiepide
A scaldar le gelate estremità
Ma che importa dei tramonti
Se non vi sono occhi che quieti
Li possano ammirare?
È utopia
Un domani in cui non ci si debba perdere
Nelle mille furbizie
E macchiavelliche macchinazioni
Per accontentarsi la fame?
Ancora una
Una solamente
L’ultima
Ogni volta è sempre l’ultima
martedì 19 maggio 2020
UOMO
Così legato a delle fantomatiche "radici"
Che non t'accorgi di avere due gambe e due piedi
Poni etichette su tutto ciò che ti si para davanti
Tu e il Mondo
L'io e l'Altro
Il Bello, il Brutto
Il Giusto e l'Ingiusto
Ma senti appartenerti
E te ne vanti
Il frutto che la genialità umana intera ha partorito
Su cui proiettare tutte le degenerazioni
Che non ammettiamo di nascondere?
Provvidenziale
L'illusione di maya per le nostre pigre coscienze?
Su cui scaricare la Colpa
La pantomima di essere immorale
Brutto o inefficiente
A cui rifilare la Responsabilità
Ma saranno le nostre sole palpebre ad occultarci il vedere
Solleva il velo
Tu sei la Fonte
Tu sei la Foce
Tu
NoDogm(A)
sabato 18 aprile 2020
ANIME PERSE
giovedì 24 maggio 2018
NICHIL
sabato 19 maggio 2018
ZEITGEIST (Alla ricerca del Senso perduto)
sabato 5 settembre 2015
SFACELO
giovedì 16 luglio 2015
Il Risveglio
Individualità parte del Tutto
La porta del cuore
L'Essere e il Nulla
Contempla i suoi raggi!
giovedì 18 giugno 2015
-POETICA INSURREZIONE-
Cosa importa se ti han tolto il domani, quando la Juve è arrivata in finale