domenica 12 dicembre 2021

L'ultima

 - L’ultima -




Compulsivi sussulti ti trascinano 

Da una sorsata di veleno all'altra 

Abbevérati dalle mani della Morte

Anche oggi ha posato la sua falce

Ancora poco

Un sorso solo

Ti prego


Farò ogni cosa

Ruberò i minuti al tempo

Le notti al sonno


Baratterò la mia moralità 

Per qualche goccia d’oblio in più

Che taccia il mio bramare

S’acquietino le viscere

Zittitele

Vi prego!

Foss’anche per un misero momento

Uno solo


Il paradosso dello schiavo

Colui che brama la libertà

Ma non vuole rinunciare al suo padrone

Non può

Ed anche quando acqua è data all’assetato

Che taccia

Che non molesti più

Non è acqua che estingue quella sete

Poiché è vuoto che s’accresce

Ogniqualvolta lo si tenti di riempire


Condanna

Agonia

Ossessione che rosica le carni

E che divora il fegato

Reflusso gastrico

Trombosi

Suicidio e catatonia le sole porte d’uscita

Vie di fuga forse uniche

Al folle spreco di una vita

Che non c’è aiuto che possa soccorrere

E forse non ci può esser sobrietà

Che appaghi gli oggi

E ne zittisca i domani

E che porti brezze tiepide

A scaldar le gelate estremità


Ma che importa dei tramonti

Se non vi sono occhi che quieti

Li possano ammirare?

È utopia

Un domani in cui non ci si debba perdere

Nelle mille furbizie

E macchiavelliche macchinazioni

Per accontentarsi la fame?



Ancora una

Una solamente

L’ultima



Ogni volta è sempre l’ultima




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