giovedì 24 maggio 2018

NICHIL



Davanti un foglio bianco
Dove l'abisso dei miei vuoti non dà pace
Perché ha da esser vomitato
Lì davanti
Che non sia più affar mio
Col petto gonfio a celar le più misere viltà
Per dare un senso
Per dare un nome
Che possa anche un solo rigo legittimare
Le pene del nulla e i singhiozzi del troppo
Perché di altro non son buono
Abbellire ciò che già è bello
Ed imprimere il mio dolore su queste pagine 
Sicché tu possa fingere
Per un momento
Che sia tuo
Quasi fossi ancora vivo 
Ma non lo sei
No 

Non lo sei

sabato 19 maggio 2018

ZEITGEIST (Alla ricerca del Senso perduto)




Lo spirito del tempo
Colui che vuoto imprime la sua immagine
Su imparziali cristalli liquidi

Colui che preme tasti a caso
Senza alcun senso logico o decenza
Purché il distratto mondo ascolti la sua voce

Colui che anonimo è terrorizzato
Dal vivere e perire
Nell’anonimato 

E che escogita metodi improbabili
Barattando la già poca dignità
Per qualche “like”

È il perdente servile
Zittito dalla gerarchia neoliberista 
Che frustrato sbraita ingiurie
Tamburellando la tastiera

Grida ogni millimetro della sua incolore nullità
Davanti uno schermo 
Come iena in mezzo al branco
Urla contro il diverso

Sputa in viso al debole e all’effemminato
La sua ignorante malignità
E su chi è tanto insolente
Da avere la pelle di un altro colore

Lo spirito del tempo
Tecnocratico ed esibizionista perverso
Che sacrifica il pianeta
Sull’altare di un’economia antieconomica 

E ride beffardo di grasse risate
Dell’ingenuità dei sognatori
Degli utopisti 

Lui che ancora si racconta
Per poter rasserenarsi
La favola della crescita infinita

Uomo moderno
Affacciato al futuro
Ciononostante frenato
Da pregiudizi vecchi di secoli

Perdi gli anni
Ciò che cerchi è la dissociazione
Della mente dal cuore
Del sentir dalla ragione

Oltre la noia
Riempi oggi il tuo vuoto!
Mettiti in cerca
Del tuo Senso perduto