sabato 5 settembre 2015

SFACELO





Per inerzia rantolante rinnovi la tua agonia
Ti nutri di morte, tu mostro scisso tra paranoia e follia
Ingurgiti amazzonia, oh tu ebbro di saudita bile
Forte dei tuoi crediti, forte del tuo fucile 

Il futuro per te è noia, semmai futile preoccupazione
Schiavo come sei di ogni tua totalitaria compulsione
Non sopporti distrazione, né ostacolo alcuno
Tu che del tuo parassitismo ne hai fatto motivo primo

Tu che senti e non ascolti lo strazio che t'attornia
E che seguiti incurante nella tua perenne sbornia
Stritoli la vita rendendo vuoto e desolazione
Par questione di principio una teleologica estinzione

Psicosi, schizofrenia! Dipendenza, malattia!
Cancerogena devianza che non teme terapia!
L'epilogo è vicino, morte o sopravvivenza
Non vi è posto nella vita per una tale connivenza

Oh tu Uomo, prendi posizione
Scrolla di dosso la tua degenerata fissazione
Non esiste sollievo dalle pene del tempo
Se si persiste incuranti al lamento di un altro 

La terra è silente ancora per poco 
Transizione impetuosa dallo statico al moto
Foss'anche evitata la suicida follia
Sarà lei che opterà per l'eutanasia

Ma la terra che è grande vivrà ancor per molto
Oh tu piccolo uomo, sarai morto tu stolto
La vita è invincibile, mai saremmo privilegiati detentori
Né padroni del cosmo, noi semplici e sacrificabili attori. 


giovedì 16 luglio 2015

Il Risveglio





Un giorno vidi
Oltre il tempo, oltre lo spazio
Assaporai la fragranza che sa d'Infinito
Ruppi con l'intuizione la barriera dell'ignoranza
Varcai i confini dell'incoscienza

Io sono ciò che so

Per un istante fui 
Individualità parte del Tutto
Interconnessa
I sensi, la mia finestra sul mondo, persero il proprio ruolo
Presi coscienza della conoscenza
Spalancando di getto 
La porta del cuore

Finalmente io fui

(Produzione del 2008) 

L'Essere e il Nulla





Ricolmi vibrante di superba vacuità
Dimori nell'atomo e nel paradosso della tua infinità
Sei grembo che acclude, l'Istante, l'Eterno
Sei germe che quieto aspetta passi l'inverno

Sei la somma dei più, la sottrazione dei meno
Sei il serpente, la mela, sei Eva ed Adamo
Dall'Alpha all'Omega, dal Santo alla strega
Tu l'esercito vinto, Tu il vittorioso stratega

Ti celi oltre i limiti di umane rappresentazioni
Che designano il Tutto come opposte fazioni
E l'uomo si perde tra mille e più specchi
Bendati son gli occhi, tappati gli orecchi

Si confonde nel flusso, nella corsa dei giorni
Frenetici e apatici le andate e i ritorni
Nel vano tentar di dare un senso a quel vuoto
S'ingozza d'impegni, s'ingozza di moto

Futile e vana compulsione lo scorta
All'ultimo giorno, alla soglia, alla porta
Tremori e sussurri, candela morente
Che aspetta l'oblio, l'arrivo del niente

Ma il nulla cos'è, se non ciò che contiene
Non vi fosse luce chi il buio sostiene?
Strappa di dosso fardelli e bendaggi!
Osserva che Sole...
Contempla i suoi raggi!

giovedì 18 giugno 2015

-POETICA INSURREZIONE-





Un mondo manovrato, manipolato ed affamato
Da un pugno d'oligarchi che assoggettano col marchio
Che depredan continenti, che detengon le sementi
Perso il conto ormai dei morti di petrolio, di big mac e di diamanti

Condensati e straripanti, ideologici opponènti 
chi scampato a un TSO, chi il lavoro non trovò
C'è chi è saturo e denuncia il genocidio liberista 
Chi con le nike ai piedi sfonda la vetrina d'un barista

E manco sa il perché, colmo com'è d'un vuoto lamento 
Inconsapevole e ignorante figlio di questo sordo tempo
C'è chi, forse utopista, afferma la sua obiezione etica 
Ad un mondo ormai di plastica, a una morale relativistica

Come dentro a un calderone cresce e sale la pressione
Infiltrati chi pagati per distoglier l'attenzione
Strategia della tensione, consenso con la destabilizzazione 
Ogni ragione è resa muta grazie alla provocata indignazione

Vie di Praga o di Milano, vie di Genova o Berlino
Ferro e fuoco e blocco nero, impietrito il populino
Disgustato per la banca, l'auto e la posta devastata
Gli hai sporcato l'orticello, ma a chi importa della terra depredata?

A lui cosa interessa del bambino del Donbass
Ucciso in ospedale sotto bombe dei U.S
O del bimbo di Taiwan che fa palloni per il suo
Che si sveglia la mattina, beve nesquik col latte "bio"

Atomo individualista, plasmato così l'occidentale
Ingurgitante ed arrivista, dal consumo maniacale
Manipolato dai mass media, protesi della sua coscienza critica
E' chiamato ogni giorno alle urne, al supermercato lui vota la svastica

Inebetito dai reality, da "uomini e donne" e dallo spritz
Dalle tette e dai quei culi che escon fuori dal TG
Per fortuna c'è youporn, e la canna per dormire
Per zittire la vita in lui, ciò è molto simile al morire

Cosa importa se ti han tolto il domani, quando la Juve è arrivata in finale
Se fare un bambino è ormai un lusso, e tua madre a cucinare e a stirare
Per te adolescente oltre i trenta, iscritto ad ogni iterinale
Tra precariato e play station, ma chi c'ha voglia di manifestare? 

Religione capitalista, promette un paradiso milionario
A patto che t'assoggetti tu schiavo, d'un orologio, d'un calendario
Ti doneranno i giorni festivi, ma perderai il senso della domenica
Dove il lavoro della vita ne è il fine, non c'è più anima c'è solo meccanica

Al macello vacca da mungere! Saranno ormai prosciugati i capezzoli!
Ti parcheggeranno dentro un ospizio, trepidando sui tuoi ultimi attimi
Hai offerto tutta la vita, inseguendo un'illusione fantastica
Ma nella fossa sarai preda anche ai vermi, purché la carne non sia divenuta sintetica




domenica 14 giugno 2015

FLUSSO INDISTINTO

Attimi.
Sguardi fugaci di Anime a confronto,
Vibrazione,
Risonanza,
Istantaneo è il Riconoscimento.
L'estraneo si fa compagno, si fa fratello.
I confini? Dissolti. 
Forse mai esistiti.
Intimo contatto, in un metró, all'angolo dell'ennesima strada, all'ennesima svolta dell'ennesima vita.
Mille differenti esistenze incastonate tra un concepimento ed un singolo ultimo respiro;
Vite nella vita che scoprono il riflesso di se stesse in uno specchio ad ogni viso, ad ogni atomo, inesorabilmente riproposto.
Un'unica, medesima, camaleontica esistenza, immersa e composta essa stessa dal Flusso che pacifica gli opposti.
Cuore Unico pulsante, Ironica Armonia che errando cerchi il Perfetto, la Perfezione, con gaudio dilettandoti tra magnetismo e repulsione, proponendo l'illusione stimoli l'Io a cercar la Verità;
Memorabile,
Indelebile,
Rivoluzionaria Rivelazione.
Tutto è Uno.
L'Uno, è Tutto.
Ed anche di più.


giovedì 29 gennaio 2015

LOBOTOMIA




Lobotomiche notizie atrofizzano meningi
Ignoranza o assensi taciti, è rosso sangue che ti tingi
Astratte speculazioni, pretesti d'invasioni
Rapace ed affamata l'aquila fagogita nazioni  

Tu scheletro d'Africa, tu mutilato dell'Iraq
Arso vivo tu in Odessa nel divino nome di Wall Street
Tu espropriato d'Argentina, tu insolvente di Milano
Non potrai fermare il sasso se non identifichi la mano

Sommosse in piazze estere pagate dal contribuente
Stragi etniche in Europa, ma non ci si vuol accorgere di niente
E intanto sfila gente, e ricorda la Shoah
Ridondante ipocrisia, sai anche tu com'è che va 

Economiche sanzioni, geopolitiche intrusioni
Epidemiche Basi NATO ormai in tutte le nazioni
E' puntata sul Cremlino la minaccia nucleare
L'orso termina il letargo, tu lo vuoi proprio svegliare?

E che siano svastiche o coranici arabeschi
O trailer hollywoodiani di jihadisti pittoreschi
O improbabili minacce di un Gheddaffi, di un Assad
Temi l'uomo nero! Che sia Obama e non l'imam?