giovedì 18 giugno 2015

-POETICA INSURREZIONE-





Un mondo manovrato, manipolato ed affamato
Da un pugno d'oligarchi che assoggettano col marchio
Che depredan continenti, che detengon le sementi
Perso il conto ormai dei morti di petrolio, di big mac e di diamanti

Condensati e straripanti, ideologici opponènti 
chi scampato a un TSO, chi il lavoro non trovò
C'è chi è saturo e denuncia il genocidio liberista 
Chi con le nike ai piedi sfonda la vetrina d'un barista

E manco sa il perché, colmo com'è d'un vuoto lamento 
Inconsapevole e ignorante figlio di questo sordo tempo
C'è chi, forse utopista, afferma la sua obiezione etica 
Ad un mondo ormai di plastica, a una morale relativistica

Come dentro a un calderone cresce e sale la pressione
Infiltrati chi pagati per distoglier l'attenzione
Strategia della tensione, consenso con la destabilizzazione 
Ogni ragione è resa muta grazie alla provocata indignazione

Vie di Praga o di Milano, vie di Genova o Berlino
Ferro e fuoco e blocco nero, impietrito il populino
Disgustato per la banca, l'auto e la posta devastata
Gli hai sporcato l'orticello, ma a chi importa della terra depredata?

A lui cosa interessa del bambino del Donbass
Ucciso in ospedale sotto bombe dei U.S
O del bimbo di Taiwan che fa palloni per il suo
Che si sveglia la mattina, beve nesquik col latte "bio"

Atomo individualista, plasmato così l'occidentale
Ingurgitante ed arrivista, dal consumo maniacale
Manipolato dai mass media, protesi della sua coscienza critica
E' chiamato ogni giorno alle urne, al supermercato lui vota la svastica

Inebetito dai reality, da "uomini e donne" e dallo spritz
Dalle tette e dai quei culi che escon fuori dal TG
Per fortuna c'è youporn, e la canna per dormire
Per zittire la vita in lui, ciò è molto simile al morire

Cosa importa se ti han tolto il domani, quando la Juve è arrivata in finale
Se fare un bambino è ormai un lusso, e tua madre a cucinare e a stirare
Per te adolescente oltre i trenta, iscritto ad ogni iterinale
Tra precariato e play station, ma chi c'ha voglia di manifestare? 

Religione capitalista, promette un paradiso milionario
A patto che t'assoggetti tu schiavo, d'un orologio, d'un calendario
Ti doneranno i giorni festivi, ma perderai il senso della domenica
Dove il lavoro della vita ne è il fine, non c'è più anima c'è solo meccanica

Al macello vacca da mungere! Saranno ormai prosciugati i capezzoli!
Ti parcheggeranno dentro un ospizio, trepidando sui tuoi ultimi attimi
Hai offerto tutta la vita, inseguendo un'illusione fantastica
Ma nella fossa sarai preda anche ai vermi, purché la carne non sia divenuta sintetica




domenica 14 giugno 2015

FLUSSO INDISTINTO

Attimi.
Sguardi fugaci di Anime a confronto,
Vibrazione,
Risonanza,
Istantaneo è il Riconoscimento.
L'estraneo si fa compagno, si fa fratello.
I confini? Dissolti. 
Forse mai esistiti.
Intimo contatto, in un metró, all'angolo dell'ennesima strada, all'ennesima svolta dell'ennesima vita.
Mille differenti esistenze incastonate tra un concepimento ed un singolo ultimo respiro;
Vite nella vita che scoprono il riflesso di se stesse in uno specchio ad ogni viso, ad ogni atomo, inesorabilmente riproposto.
Un'unica, medesima, camaleontica esistenza, immersa e composta essa stessa dal Flusso che pacifica gli opposti.
Cuore Unico pulsante, Ironica Armonia che errando cerchi il Perfetto, la Perfezione, con gaudio dilettandoti tra magnetismo e repulsione, proponendo l'illusione stimoli l'Io a cercar la Verità;
Memorabile,
Indelebile,
Rivoluzionaria Rivelazione.
Tutto è Uno.
L'Uno, è Tutto.
Ed anche di più.